Terrorista
Roberto Sandalo (1957-2014)
Parma, Repubblica delle Banane. Smette di guardare il sole attraverso le sbarre Roberto Sandalo, schiattato nel carcere di Parma dove stava scontando nove anni di galera. La vita di questo personaggio si può dividere esattamente in due, con un minimo comune denominatore: la viUlEEnza.
Nella prima parte della sua vita è stato un militante di Lotta Continua e di Prima Linea, organizzazioni di terroristi comunistoidi che hanno fatto le peggio cose tra gli anni sessanta e gli anni settanta. Era conosciuto nell'ambiente con il nome di "Comandante Franco" e di "Roby il pazzo"; quest'ultimo soprannome gli si addiceva particolarmente, visti i suoi atteggiamenti violenti che gli sono costati persino l'espulsione da Lotta Continua. Arrestato nel 1980, iniziò a "cantare", ammettendo la partecipazione a numerosi omicidi e permettendo, con le sue rivelazioni, di arrestare un sacco di militanti dell'organizzazione terroristica. Condannato a 11 anni di carcere, come nella migliore tradizione italiota finì per scontarne solo due, per poi volare in Kenya e far perdere le sue tracce, fino all'inizio degli anni novanta, quando aderì alla Lega Nord ed entrò nella Guardia Nazionale Padana, salvo poi essere cacciato da essa nel 1999 dal moderato e democratico Borghezio, che lo considerava un "infiltrato dei servizi segreti". Non doveva essere comunque un buon amico delle palandrane, dato che nel 2008 venne accusato di essere stato il responsabile di attentati contro moschee e centri islamici del milanese e venne schiaffato in galera fino ad oggi, quando ha ricevuto il visto per un posticino all'inferno, tra un islamico che puzza di kebab e un vucumprà venditore di sudici asciugamani.
Richard Benson
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