Blu notte*
Tamás Welsz (1972-2014)
Budapest, Magyarország. Questa che stò per raccontarvi, è una storia dove il thriller si confonde con il mistero. Apparentemente impenetrabili, sono le nebbie che nascondono un intreccio di interessi e morte.
Era il febbraio scorso, quando il giornale ungherese 'Magyar Nemzet', ha uno scoop sensazionale. Vengono trovati due conti di € 575.000 e $ 163.000 in una banca austriaca, riconducibili al vice presidente del partito socialista 'MSZP' Simon Gábor. Il partito socialista, è il maggior partito di opposizione al governo guidato dai liberali 'Fidesz' di Viktor Mihály Orbán. Come avrà avuto questo denaro? Perchè depositarli in una banca estera? Questi quesiti rimangono al momento senza risposta. Il partito si affretta a scaricarlo, dicendo che i soldi non avevano nulla a che fare con l'attività politica di Gábor. Viene scandagliata la vita del politico e si scopre un legame con il faccendiere ed ex scacchista Tamás Welsz. Egli ha interessi in Europa , Africa e Sud America ed è ricercato dall'Interpol. Nonostante questo, la polizia lo interroga insieme alla fidanzata Andrea Horthy e lo rilascia. Chi è questo questo oscuro personaggio? Forse un collaboratore della polizia? Un agente segreto?. Lasciamo da parte questi dubbi, per ora.
Dopo il rilascio, si scopre un altro conto di € 250.000 a nome di Gabriel Derdak. Attenzione! arriva il primo colpo di scena. Il nome da nubile della madre di Gábor, era proprio Derdak. Viene trovato anche il passaporto falso della Guinea-Bissau, con la foto di Simon Gábor.
Altri enigmi si palesano all'orizzonte. Si scoprono altri passaporti in bianco provenienti da questa nazione africana. Chi altro è in possesso di questi falsi documenti? L'opinione pubblica è in fermento, spinta soprattutto dalla stampa filo-governativa.
Arriva il secondo colpo di scena: la polizia preleva di nuovo Welsz da casa sua, quando seduto sul sedile posteriore della macchina dell' Unità Investigativa si sente male. Lo portano in ospedale dove muore poco dopo. Cosa è successo in quei frangenti?
Welsz era descritto come il ritratto della salute. Alcuni giornalisti rivelano, che alcuni poliziotti informalmente, hanno riferito che Welsz disse loro di essersi avvelenato. Si attende il risultato dell'esame autoptico. La stampa ha promesso, per i prossimi giorni, nuove rivelazioni.
E' uno strano mistero quello di questa morte, che stà prendendo con i giorni che passano, sempre più i connotati del giallo.
Hiroo Onoda
* un grazie al Maestro